Beyond Meat vola al debutto a Wall Street (+163%): la «carne vegetale» ora vale quasi 3,5 miliardi di dollari

Fonte: Corriere

I burger vegetali di Beyond Meat, la start up vegana che conta tra i finanziatori il fondatore di Microsoft Bill Gates e la stella di Hollywood Leonardo DiCaprio, fanno scintille al debutto sul Nasdaq. Fissato a 25 dollari il prezzo di collocamento durante l’Ipo, il titolo ha aperto in rialzo del 76% a 46 dollari per poi chiudere più che raddoppiando il prezzo d’esordio a più 163%. Il gruppo californiano, valutato 1,5 miliardi di dollari in sede di collocamento, ha così raggiunto in un solo giorno di contrattazione a Wall Street un valore di mercato stellare, sfiorando i 3,4 miliardi.

Fondata nel 2009, l’azienda ha sfruttato i cambiamenti nei gusti dei consumatori dato che un numero crescente di persone preferisce alternative vegetali alla carne, che si tratti di vegani, vegetariani o flexitarian (che sostengono il consumo moderato di carne) o di consumatori preoccupati per l’impatto ambientale degli allevamenti tradizionali. Il fermento nel settore alimentare «eco-friendly» è testimoniato anche dall’accordo tra l’altra società californiana Impossible e Burger King, per offrire una versione a base vegetale del celebre hamburger «Whopper».

L’azienda alimentare afferma che il Beyond Burger usa molto meno acqua, meno terra, genera meno emissioni di gas serra e richiede meno energia rispetto a un hamburger di carne. Mangiare proteine a base di piante potrebbe «aiutare ad affrontare le preoccupazioni relative alla salute umana, ai cambiamenti climatici, alla conservazione delle risorse e al benessere degli animali». Nonostante la popolarità e l’ottimo riscontro in Borsa, Beyond Meat non è ancora redditizio e ha registrato una perdita netta di 30 milioni di dollari nel 2018, secondo i documenti finanziari pubblicati prima del collocamento. Ma ha visto una forte crescita, con 88 milioni di dollari di vendite nel 2018, contro i 33 milioni nel 2017 e i 16 milioni nel 2016.

La catena bolognese di hamburger Welldone, una ventina di punti di vendita in Italia, ha introdotto per prima nel nostro paese i prodotti di Beyond Meat, la cui «fake-meat» (com’è nota negli Stati Uniti la «non carne» vegetale) è a base di proteine estratte dai piselli, fibre vegetali che trattengono l’acqua (e ne mantengono la succosità) e conservanti naturali, oltre all’olio di cocco e canola che forniscono la frazione grassa all’impasto, mentre il succo di barbabietola fa «sanguinare» la fake-meat. La polpetta di Beyond Meat si annuncia senza ogm, senza glutine, senza colesterolo e senza soia (ma con un discreto livello di grassi: il burger da 113 grammi ne contiene una ventina, di cui 8 saturi).
Oltre a Gates e DiCaprio, i suoi primi sostenitori includono i co-fondatori di Twitter Biz Stone e Evan Williams, l’ex regista di McDonald’s Don Thompson, il gigante della carne Tyson Foods e la Humane Society.

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